Il presidente Confcommercio Lazio e Lazio Sud Giovanni Acampora: “Una misura attesa da queste attività. Il nostro impegno è totale nel pieno interesse delle imprese, dei lavoratori e dei clienti”
Il presidente Giovanni Acampora, esprime soddisfazione per l’accordo raggiunto sulla riapertura, anche se in forma ridotta, lunedì 4 maggio, delle attività di vendita di cibi e bevande da asporto da parte di bar, pub, ristoranti, rosticcerie, friggitorie, pizzerie al taglio, gelaterie pasticcerie, paninoteche, yogurterie, piadine rie e di tutti i pubblici esercizi della Regione Lazio, con esclusione degli esercizi e delle attività localizzate in aree o spazi pubblici in cui è vietato o interdetto l’accesso nel rispetto della normativa vigente in tema di sicurezza sanitaria.
L’impegno di Confcommercio Lazio e Lazio Sud in questa fase è stato e continua a essere a tutto campo, mettendo a disposizioni dei lavoratori e dei clienti servizi di informazione e iniziative per ripartire in totale sicurezza. La riapertura seppur parziale delle attività lunedì, rappresenta un passo importante raggiunto grazie ad un lavoro di squadra che Confcommercio ha avviato con le associazioni di categoria, i sindacati che in sintonia con la sanità regionale, come ha sottolineato l’assessore allo Sviluppo economico Paolo Orneli, nel dare la buona notizia, sono stati in grado di mettere a punto le linee guida chiare e semplici che permetteranno a queste attività di poter ripartire in piena sicurezza.
“E’ sicuramente una misura molto attesa da queste attività – ha sottolineato il presidente Giovanni Acampora – che stanno vivendo un periodo di forte apprensione e difficoltà a causa della prolungata chiusura dovuta dall’emergenza sanitaria. Non posso che essere soddisfatto per il risultato raggiunto che arriva da un confronto schietto e diretto con tutte le parti coinvolte, al termine del quale sono state pianificate le misure necessarie per riaprire in sicurezza. Siamo ancora all’inizio, la strada da percorrere per superare definitivamente l’emergenza è molto lunga ma è quella giusta. La sintonia tra le parti ci permetterà di raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati. Il nostro impegno è totale nel pieno interesse delle imprese, dei lavoratori e dei clienti”.
MISURE DI SICUREZZA PER LA PRODUZIONE, CONFEZIONAMENTO E VENDITA DI CIBO E BEVANDE DA ASPORTO DESTINATE AGLI ESERCIZI DI SOMMINISTRAZIONE DI ALIMENTI E BEVANDE E ATTIVITÀ ARTIGIANALI
1. È consentita ai sensi del Dpcm 26 aprile 2020 la vendita di cibo e bevande da asporto da parte degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande e delle attività artigianali quali, a titolo esemplificativo, bar, pub, ristoranti, rosticcerie, friggitorie, gelaterie, pasticcerie, pizzerie al taglio, paninoteche, yogurterie, piadinerie, con esclusione degli esercizi e delle attività localizzati in aree o spazi pubblici in cui è vietato o interdetto l’accesso, nel rispetto della normativa vigente in tema di sicurezza sanitaria, con particolare riferimento alle misure di sanificazione dei locali, dispositivi di protezione individuale per i lavoratori e distanziamento interpersonale previste dal Dpcm 26 aprile 2020 e relativi allegati;
2. Si raccomanda ai clienti l’ordinazione on-line o telefonica, in modo da garantire che il ritiro dei prodotti ordinati avvenga per appuntamenti dilazionati nel tempo, allo scopo di evitare assembramenti all’esterno, dove in ogni caso i clienti dovranno rispettare il distanziamento interpersonale di almeno un metro;
3. All’interno dei locali i clienti sono obbligati a indossare guanti e dispositivi di protezione delle vie respiratorie;
4. I clienti entrano uno alla volta e devono permanere all’interno dei locali per il tempo strettamente necessario al pagamento e ritiro della merce. Non è consentito per i clienti l’utilizzo dei bagni;
5. Fermo restando quanto già disposto dalla normativa in materia di igiene e sicurezza degli alimenti e delle bevande (Reg. (CE) 852/2004), gestore e addetti devono indossare mascherina e guanti per tutto il tempo di permanenza nei locali e mantenere, ove possibile, un distanziamento interpersonale di almeno un metro. Devono, altresì, adottare tutte le precauzioni igieniche, in particolare per le mani, per le quali è raccomandato un lavaggio frequente con acqua e sapone o altri prodotti igienizzanti;
6. È vietata ogni forma di consumo sul posto. I prodotti devono essere consegnati chiusi in confezioni da asporto;
7. Dovrà essere data ampia disponibilità e accessibilità a sistemi e prodotti per l’igienizzazione delle mani (preferibilmente a induzione automatica). In particolare, detti sistemi devono essere disponibili sia per il personale, sia per i clienti, all’ingresso del locale;
8. Deve essere data informazione sulle misure di sicurezza dei lavoratori come da normativa vigente; deve, altresì, essere fornita completa informazione sulle norme di comportamento dei clienti e sulle modalità di ordinazione e ritiro della merce, mediante esposizione di cartellonistica all’ingresso ed eventualmente anche sui siti internet e pagine social aziendali. Si raccomanda ai gestori di esporre in vetrina un cartello che indichi che l’attività di ristorazione è sospesa ad eccezione della ristorazione con consegna a domicilio e con asporto.
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