Il Presidente di Confcommercio Lazio Giovanni Acampora e le Consigliere regionali di parità del Lazio Valentina Cardinali (titolare) e Loredana Pesoli (consigliera supplente) hanno firmato un Protocollo d’intesa volto a consolidare modelli di comunicazione ispirati al rispetto della dignità delle donne e del principio di pari opportunità.
L’intesa avvia una fattiva collaborazione tra l’Associazione maggiormente rappresentativa e la figura istituzionale responsabile della prevenzione e contrasto alle discriminazioni di genere nel mercato del lavoro regionale e della promozione di una cultura antidiscriminatoria ai diversi livelli. L’obiettivo dell’intesa è di porre in essere le misure necessarie a favorire la piena applicazione della normativa in materia di parità e di pari opportunità fra uomo e donna, al fine di prevenire e rimuovere ogni forma di discriminazione fondata sul sesso nel mondo del lavoro, cooperare al fine di fornire una adeguata informazione sugli adempimenti necessari in chiave di pari opportunità, a partire dalla redazione del Rapporto biennale sul personale in ottica di genere per aziende operanti sul territorio regionale e aventi meno di 100 dipendenti come richiede il DL 198/06 al l’art 46 comma 2.
Alla sottoscrizione del protocollo tenutosi presso la sede regionale di Confcommercio a Roma erano presenti anche la Presidente del Terziario Donna Roma, Simona Petrozziaccompagnata dall’avv. Luciana Delfini, la Presidente del Terziario Donna Lazio Sud Letizia De Angelis, la Vice Presidente Francesca Capolino e le membri del direttivo Paola Guglietta, Floriana Toccaceli, Stefania Valerio, Sandra Scaccia ed Elena Nardone. A rappresentare Confcommercio Lazio Nord la dott.ssa Costantini Maria Rosaria. Presente anche il Capo di Gabinetto Confcommercio Roma, la dott.ssa Antonella Fortezza, ed il Direttore regionale Salvatore Di Cecca.
“Siete sicuramente una realtà importante e rappresentativa per la regione” ha commentato la Consigliera Cardinali “ciò che andremo a fare sarà verificare la componente maschile e femminile nel mondo del lavoro e valutare gli squilibri esistenti e quelli che possono crearsi. Il problema delle pari opportunità e della discriminazione di genere non è solo un problema di giustizia sociale ed equità ma anche di efficienza produttiva poiché, laddove sussistono degli squilibri, e le donne vengono estromesse o marginalizzate dal mercato del lavoro, si crea una diseconomia.”
L’intento è di istituire un osservatorio di genere del mercato del lavoro, avente ad oggetto i soggetti associati, al fine di analisi dei fenomeni e di supporto al policy making; oltre a promuovere incontri periodici seminariali, finalizzati all’approfondimento delle tematiche delle discriminazioni di genere sul lavoro, delle pari opportunità, della conciliazione vita lavoro e della relazione tra questi temi e la produttività ed il benessere aziendale.
“Parlare di divario di genere non significa solo parlare della difficoltà delle donne,- ha aggiunto la Consigliera Cardinali – bisogna coinvolgere gli uomini nel dibattito altrimenti il rischio è di ghettizzarsi ulteriormente”.
Il Presidente Acampora ha esordito rivolgendo un ringraziamento al precedente Commissario Renato Borghi per aver avviato il percorso che ha portato alla firma del protocollo “Dare spazio ai diritti emancipativi sarà la leva per scalzare i fenomeni della discriminazione di genere e della regressione culturale, terreno fertile di violenza e sfruttamento” ha detto e, riportando un’esperienza dei territori che rappresenta: le province di Latina e Frosinone, ha poi aggiunto “In occasione della seconda Conferenza di Sistema Lazio Sud, che ha visto il forte contributo del Terziario Donna, ho potuto appurare e ribadire quanto noi uomini abbiamo da imparare dalle donne. Nella nostra organizzazione c’è una forte componente femminile. Oltre al Terziario Donna abbiamo un sindacato innovativo qual è Bellezza e Benessere, così come alcune articolazioni territoriali sono presiedute da donne”.
Altro obiettivo sarà quello di sviluppare un’adeguata informazione e formazione sui temi della parità, pari opportunità e non discriminazione anche all’interno degli organismi bilaterali, tenendo conto della dimensione di genere nella stesura dei contratti collettivi in modo da garantire possibili miglioramenti rispetto a quanto già previsto dai contratti nazionali.
“La cultura antidiscriminatoria – ha spiegato la consigliera supplente Pesoli – ha fatto progressi anche a livello europeo ed internazionale rispetto a determinati comportamenti, azioni ed abitudini, oggettivamente stratificati anche in buona fede. In Italia siamo ancora qualche passo indietro è su questo che dobbiamo lavorare in sinergia”.
Quindi il protocollo intende anche sostenere le imprese associate per la promozione di iniziative, progetti e opportunità di conciliazione tra vita e lavoro e per la migliore implementazione degli istituti esistenti legati all’esercizio della genitorialità. Ma anche sviluppare iniziative di studio ed analisi sull’ universo delle PMI in chiave di genere.
A tal proposito la Presidente del Terziario Donna Roma Simona Petrozzi, nell’illustrare il progetto “Zero molestie” che il Gruppo Confcommercio Roma sta portando avanti, in linea con l’Agenda Onu 2020, ha anche parlato di un percorso rivolto alle PMI al termine del quale alle stesse verrà rilasciato un bollino di certificazione. “avvieremo, inoltre, un’attività di informazione presso le aziende anche per illustrare loro le funzioni dell’Ufficio della Consigliera di parità e i servizi ad esse dedicati”.
La Presidente del Terziario Donna Lazio Sud Letizia De Angelis ha puntato l‘attenzione sulla tutela della titolare d’impresa “non esiste ancora alcun aiuto concreto per quella donna che il più delle volte è sola e in alcuni casi, trovandosi in grande difficoltà, si vede costretta a chiudere per un periodo o addirittura cessare la propria attività. Occorrono pertanto misure a sostegno”.
Dello stesso avviso la dott.ssa Maria Rosa Costantini “Viterbo è una provincia altamente femminile con oltre il 27% delle imprese in rosa, appare chiaro che è necessario e doveroso iniziare un discorso che vede protagoniste anche le titolari d’impresa cosi come la formazione nelle scuole”.
Le azioni previste dal protocollo saranno articolate nei prossimi quattro anni valorizzando buone prassi che favoriscano una reale e concreta cultura delle pari opportunità.
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