L’ultima legge di bilancio e in particolare i commi 1180 e 1181 penalizzano le imprese che perdono, oggi, la certezza dei propri diritti e subiscono palesi discriminazioni rispetto alle altre forme di commercio al dettaglio, la battaglia di FIVA per garantire la professionalità acquisita sul proprio posteggio viene, con questa legge, subordinata a fattori reddituali anacronistici. In sostanza, con l’applicazione delle nuove norme, non solo non si esce dalla Direttiva Bolkestein, ma le imprese sono discriminate in base al reddito familiare.
Il 25 febbraio oltre 2500 quadri e dirigenti FIVA si riuniranno in un’Assemblea Nazionale. Le richieste di FIVA al Parlamento: la cancellazione di quanto approvato con la legge 205/2017 e il superamento, una volta per tutte, della Direttiva Bolkestein con l’approvazione di una legge più equa e rispettosa delle impreseche definisca, inequivocabilmente, il principio della Professionalità maturata sul posteggio, una reale lotta all’abusivismo commerciale e l’adozione di un fisco più equo.
Domenica 25 febbraio prossimo la FIVA scenderà in campo per difendere il rischio reale che corrono gli operatori del commercio su aree pubbliche con il comma 1181.
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