Ad aprile le vendite sono salite dello 0,4% su base mensile, il dato più elevato da 11 mesi (cioè da maggio 2013) e del 2,6% annuo, il massimo da aprile 2011. Ha giovato parzialmente l’effetto Pasqua. Forte crescita per il settore alimentare.
Secondo i dati Istat, le vendite al dettaglio sono salite dello 0,4% congiunturale ad aprile, il dato piu’ elevato da 11 mesi (cioe’ da maggio 2013) e del 2,6% su anno, il massimo da aprile 2011. Ha giovato parzialmente l’effetto Pasqua. In quattro mesi, le vendite segnano comunque un calo dello 0,8% tendenziale. Il settore degli alimentari ha registrato +1,2% congiunturale e +6,7% su anno, un record da maggio 2003. Nella media del trimestre febbraio-aprile 2014, l’indice delle vendite al dettaglio non registra alcuna variazione rispetto ai tre mesi precedenti. Nel confronto con marzo 2014, aumentano le vendite di prodotti alimentari (+1,2%) e diminuiscono leggermente quelle di prodotti non alimentari (-0,1%); su base tendenziale aumentano anche i non alimentari (+0,2%). Con riferimento alla forma distributiva, nel confronto tendenziale si registrano aumenti sia per le vendite della grande distribuzione (+5%), sia per quelle delle imprese operanti su piccole superfici (+0,4%) Nei quattro mesi, le vendite di prodotti alimentari segnano una flessione dello 0,5% e quelle di prodotti non alimentari dello 0,8%. In particolare, per quanto riguarda gli esercizi non specializzati a prevalenza alimentare, le vendite dei discount aumentano dell’8,5%, quelle dei supermercati del 5,7% e quelle degli ipermercati del 4,7%. Con riferimento alla dimensione delle imprese, nel mese di aprile 2014 il valore delle vendite, in termini tendenziali, resta invariato nelle imprese fino a 5 addetti, mentre aumenta del 2,% in quelle da 6 a 49 addetti e del 4,6% in quelle con almeno 50 addetti. Per quanto riguarda il valore delle vendite di prodotti non alimentari, ad aprile 2014 si registrano gli aumenti tendenziali piu’ elevati per i gruppi Giochi, giocattoli, sport e campeggio (+3,0%), Prodotti di profumeria, cura della persona (+2,4%) e Calzature, articoli in cuoio e da viaggio (+1,8%); le flessioni di maggiore entita’, invece, riguardano i gruppi Elettrodomestici, radio, tv e registratori (-1,2%), Dotazioni per l’informatica, telecomunicazioni, telefonia (-1,1%) e Cartoleria, libri, giornali e riviste (-1,0%).
fonte Confcommercio.it
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