Rete Imprese Italia scende in piazza, Di Cecca: pmi pontine stremate, chiediamo al governo azioni concrete

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(fonte www.latinaquotidiano.it)

di Giusy Cavallo – Martedì 18 febbraio Rete Imprese Italia, che raccoglie le cinque sigle Casartigianati, Camera di Commercio, Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti, scenderà in piazza per chiedere al governo risposte concrete per una ripresa economica. Latina parteciperà in massa a questa manifestazione ci ha spiegato Salvatore Di Cecca, direttore di Confcommercio Latina, raggiunto telefonicamente da LatinaQuotidiano.it.

Dott. Di Cecca, quali sono i motivi di questa manifestazione nazionale a Roma?

A Roma il 18 febbraio più che una manifestazione sarà una vera e propria mobilitazione generale delle imprese. Noi come Rete Imprese Italia Latina saremo presenti in massa, con oltre 300 imprese a manifestare in Piazza Santi Apostoli. Il motivo della protesta è molto forte: attualmente 4 milioni di imprese, che rappresentano il tessuto produttivo del Paese, sono stremate. Stremate dal fisco, che schiaccia non solo le imprese ma anche le famiglie, dai calvari burocratici, dalla tassazione locale. Cresce il disagio sociale, il quadro della disoccupazione è critico, lo Stato non ha ancora saldato i suoi debiti con le imprese. Chiediamo che il governo prenda decisioni forti e chiare che permettano una ripresa economica. Chiediamo che non ci siano più vincoli e si abbattano i costi che pesano sul lavoro per rilanciare l’occupazione soprattutto giovanile. E’ stato detto che il 2014 avrebbe potuto rappresentare un momento di crescita, ma, dai dati in nostro possesso, anche quest’anno la disoccupazione rimarrà alta, la pressione fiscale continuerà ad essere intollerabile e le imprese, che noi rappresentiamo, saranno ancora la parte più debole.

A livello locale quali sono i dati della crisi?

I dati della crisi in provincia di Latina rispecchiano ampiamente quelli a livello nazionale. I dati sui consumi nel periodo di dicembre segnano una diminuzione dell’1,3% in tutto il Paese, su Latina siamo leggermente più alti ma il calo è comunque preoccupante in un periodo che dovrebbe rappresentare il boom di acquisti visto che coincide con il Natale e le feste. La pressione fiscale, secondo i dati in nostro possesso, supera ampiamente il 50% aggravata anche dalla tasse locali e proprio a questo proposito il 24 febbraio abbiamo organizzato un incontro con i sindaci dei comuni pontini e con i parlamentari locali per definire insieme un manifesto per protestare contro la tassazione imposta dai comuni che sono diventati ormai i gabellieri dello Stato.

Quali sono i settori che più soffrono il momento di crisi?

Al di là del turismo che si difende, la crisi è generalizzata a tutti i settori: il commercio, l’artigianato, il terziario avanzato, anche la piccola industria e le imprese manufatturiere stanno soffrendo questo momento. In generale quelle ad essere più colpite sono le piccole e medie imprese che rappresentano il 99% del nostro tessuto produttivo. Per questo è perfettamente calzante lo slogan coniato per la manifestazione “Senza impresa non c’è l’Italia”.

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